Bonus mobili, superbonus e sismabonus
Bonus mobili, superbonus e sismabonus
Chi esegue interventi edilizi fra cui quelli che fruiscono di Superbonus e Sismabonus ha diritto anche al Bonus mobili
Sismabonus e superbonus consentono di beneficiare anche del bonus mobili. Approfondisci tutti i dettagli dell’agevolazione fiscale.
Una delle domande a cui ci capita più frequentemente di rispondere è la seguente: “se ho effettuato interventi antisismici per i quali mi spetta il superbonus posso fruire anche del bonus mobili? Se sì, questa possibilità permane anche se esercito l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito corrispondente al predetto superbonus?”
La risposta è: “il bonus mobili spetta ai contribuenti che fruiscono del superbonus e del sismabonus, anche qualora abbiano optato per lo sconto in fattura o la cessione del credito.”
Quando si può avere?
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Quali sono le condizioni per usufruire del Bonus mobili?
1. Il bonus è subordinato all’esecuzione di alcuni lavori di edilizia sull’immobile oggetto di arredamento, fra cui manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia e restauro e risanamento conservativo. Tali interventi devono essere iniziati prima dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici atti ad arredare l’immobile.
2. Gli oneri dovranno essere sostenuti entro il 31 dicembre 2021.
3. L’utilizzo diretto della detrazione è obbligatorio, in quanto questo bonus, per sua natura, non è cedibile. Si tratta infatti di una detrazione Irpef del 50% da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.
Quali sono gli acquisti ammessi dal bonus mobili?
- letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, compresi i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo;
- elettrodomestici contrassegnati dall’etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni;
- elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica, solo se per quella tipologia non ne sia ancora previsto l’obbligo.
Ricordiamo che si può raggiungere un tetto di spesa massimo di 16.000 euro.